ASSEMBLEA 2023

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     Dopo il benvenuto per il ritorno in presenza all’Assemblea al termine della lunga sospensione per il Covid, il commento sul numero degli intervenuti alla luce del nuovo sistema di convocazione/invito all’appuntamento annuale con gli associati deciso dal Consiglio Direttivo: via mail per quelli che donano presso la Ns. Unità di Raccolta di via L. Guercio, via internet sul Ns. sito alla voce “bacheca”(purtroppo però non molto visitato) e via facebook per tutti gli altri anche, data la grande diffusione di questo social, per darci un po’ di visibilità al di fuori dell’Associazione. Per la prima volta si è utilizzata la via telematica perché è sicuramente la più pratica, ma indubbiamente la più economica (qualcuno di voi ricorderà uno degli ultimi anni in cui in Assemblea c’erano solo 11 associati:  bene, avevamo speso per le convocazioni epistolari ben 4.900 euro, ca. un milione delle vecchie lire per ogni intervenuto!).

     Nel mio invito sul Ns. sito con piacere ricordavo la manifestazione, tenuta a giugno scorso, per la premiazione con le medaglie d’oro dei donatori che avevano raggiunto le 50 donazioni (40 per le donne). E’ stato per davvero un bellissimo evento intanto per il n° di premiati (41) che, aggiunti a quelli delle due edizioni precedenti (a cadenza triennale), ci ha consentito di essere i primi al Sud, ma sicuramente in Campania, a premiare 100 medaglie d’oro in appena 6 anni. Eppoi perché la logistica, che anche oggi ci accoglie, è stata molto apprezzata in quanto ha consentito, vicini al problema Covid, di riunire forse un centinaio di persone nel vicino anfiteatro senza creare assembramento. Molti di questi preziosi donatori sono presenti tra voi qui, oggi, e ancora una volta, voglio esprimere loro la mia gratitudine, che è poi quella di coloro cui hanno dato la vita o più salute, ma anche quella dell’intero Ns. ospedale. Salerno, da sempre carente e dipendente per il sangue dal Nord, grazie a loro è divenuta autosufficiente, anche col sangue più sicuro che esista, quello dei periodici, e proprio nel momento più delicato del S.I.T., quello dell’apertura della Ns. Cardiochirurgia. La Ns. città ve ne sarà sempre grata.

     Nella convocazione parlavo poi dei problemi insorti successivamente, a partire dalla chiusura di taluni punti di raccolta che rendevano più comoda la donazione (i meno giovani tra voi ricorderanno questi punti prelievo) a Salerno città (Clinica del Sole, Parrocchia S. Gaetano e “Castellani” di Giovi) e in provincia (Solidarietà di Fisciano e Liceo di Roccapiemonte). Ma quello che ha mandato letteralmente in crisi la donazione è stato il Covid prima per la paura dei donatori di entrare in Ospedale e poi perché si era diffusa la falsa notizia di un lungo fermo dalla donazione dopo la vaccinazione. Cosicché, quando le attività ospedaliere sono riprese a pieno ritmo, ci si è trovati senza sangue ed ancora ora i donatori tornano raramente spontaneamente e anche molto meno di prima se chiamati. Conseguenza, nel 2022, con una media di ca. 20 donazioni al dì, al S.I.T. di Salerno si è superato a stento nell’anno le 7.500 donazioni (ricordo che ai miei tempi, 20 anni fa, nel 2002, in ospedale si raccolsero 11.000 sacche!). A queste 7500  la ns. VOSS ha contribuito con ca. 2.000 U. (ovviamente anche queste in decremento: oggi la Ns. media quotidiana di donazioni in ospedale è tra 5 e 6 U. mentre nel 2005, quando sono andato in pensione, era di 12,7!)

     Nella convocazione parlavamo poi anche del rallentamento delle donazioni sul territorio provinciale sicuramente perché, sempre causa Covid, non si raccoglie più c/o le sedi convenzionate in strutture messe a disposizione da referenti o enti di volontariato (com’era per C.S.G., S.C.P., Bracigliano e Baronissi) ma sull’emoteca dell’ospedale e i donatori disertano spazi così angusti. Ricordavo anche l’episodio di M.S.S. che farebbe ridere….se non facesse piangere: 5 donazioni su 65 prenotati e oltre 600 chiamati! Vero è anche che in quelle zone c’è un accaparramento di donatori da parte di varie associazioni con un’etica tutt’altro che integerrima, per cui non è raro verificare che Ns. donatori si trovino inclusi nei loro elenchi senza che abbiano mai revocato la VOSS. A tal proposito, sempre per ridere piuttosto che piangere, ricordo una mail della C.R.I. di Salerno che ci avvertiva dell’indisponibilità di un Ns. donatore di C.S.G., che abitualmente ci coadiuvava assistendo i suoi concittadini nelle raccolte c/o la sua città, perché era “abilitato all’assistenza” solo quando a fare raccolta era la Croce Rossa. Viene da chiedersi: ma in tutto questo che posto occupa il malato?....Ed esiste un’etica del volontariato?

A peggiorare le cose per la V.O.S.S., non di rado le Ns. raccolte ci vengono rinviate a causa di prelievi occasionali in sedi non istituzionalizzate e i Ns. donatori si disorientano e spesso non ritornano. Un’ultima, ennesima, Ns. perdita di punti prelievo ha riguardato, quest’anno, gli ospedali di M.S.S. e Cava de’ Tirreni rispettivamente, ufficialmente, per una raccolta esigua (ma ne abbiamo appena visto la causa) e per “riferiti lavori” nei locali della raccolta.

     Circa poi l’attività di prelievo c/o la Ns. U.d.R., direi che questa è l’unica con risultati confortanti. Per inciso, penso che tutti voi siate a conoscenza che al centro città abbiamo istituito questa U. d R. nella Ns. Sede Sociale di via L. Guercio 420, ma se qualcuno dei molti presenti non ne conoscesse i meccanismi, ricordo che raccogliamo 6-7 volte al mese per prenotazione (per evitare assembramenti): telefonare allo 089/791556. Anche se il n° di raccolte mensili è di 1 o 2 al disotto di quelle precedenti il pensionamento del dr. De Santis, il n° di unità prelevate per ogni raccolta  è aumentato da 9 ad una media di 13 (e fino a 17) cosiché nel 2022 si sono raggiunte le 644 d. che, assommate alle 1925 presso il S.I.T., ci porta ad un totale di 2589 (che tuttavia è sempre la metà delle 5600 del 2019: statistiche queste che confermano quanto ci è costato il Covid).

     Le conseguenze economiche (di cui, sapete, non parlo volentieri) del calo delle donazioni si sono ovviamente pesantemente risentite attraverso i rimborsi associativi, ma il problema è divenuto critico soprattutto per il fatto che, causa un avvicendamento amministrativo a livello dell’economato dell’ospedale, la corresponsione dei rimborsi s’è fermata per oltre un anno creandoci qualche problema. Con le elevate spese necessarie per le nostre raccolte, che potete rilevare dall’esame dei bilanci, diventa infatti imperativa la puntualità dei rimborsi. Risolto di recente il problema, restano solo due trimestri inevasi e, al marzo scorso un terzo, per cui …..non ci possiamo lamentare.

     Ma, ancora più importante del calo delle donazioni, è quello del numero dei Ns. donatori: nella mia convocazione definivo la situazione grave: più di un calo parlerei di un crollo del numero dei Ns. donatori, che negli ultimi 4 anni sono diminuiti di 4.000 e più: nel 2019 eravate 11.600, oggi per la precisione 7.224. Pensate, solo quest’anno abbiamo dovuto archiviare ben 998 donatori cui sono da aggiungere quelli che lasciano le donazioni per motivo di età, malattie, terapie, trasferimenti, revoche ecc.: quelle che io chiamo “perdite fisiologiche” (in media ca. 300 l’anno), comuni a tutti i SIT tanto che si dice che, anche dove le cose vanno al meglio, in 5 anni si perde 1/3 della popolazione donatrice. La prassi trasfusionale vuole che vengano archiviati, cioè non sono più considerati attivi, i donatori che non donano da più di 2 anni; noi abbiamo più che raddoppiato questo intervallo portandolo a 5 anni in quanto non riteniamo che un donatore che abbia fatto magari 20 donazioni possa, senza motivi di salute o di età, abbandonare quello che per tanti anni lo ha fatto sentire ricco dentro. E infatti stiamo tornando su quei 998 archiviandi e ne abbiamo selezionato un paio di centinaio che hanno fatto 10 o più donazioni. Intendo richiamarli per verificare, insieme, il permanere ed il livello delle motivazioni che li hanno condotti ad essere donatori. Se potessimo tornare a livello almeno di 7500….Ma non è l’accaduto che ci spaventa quanto il futuro, e non tanto per l’emorragia in sé quanto per il fatto che non possa trovare compenso in un aumento di nuovi iscritti. Per il passato le defezioni erano almeno parzialmente bilanciate da nuove iscrizioni che con la mia collaboratrice Peduto raccoglievamo 3 volte a settimana (in media una decina, per un totale di ca. 500 l’anno) nella sala ristoro del SIT da donatori occasionali finalizzati a propri congiunti. Ciò approfittando del momento particolare del neofita che, avuto in ospedale contezza della gravità del problema sangue, sentiva la soddisfazione di aver fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per aiutare il proprio malato mentre verificava l’innocuità della donazione. Tutto sommato, è così che è nata la VOSS durante la mia attività ospedaliera e sicuramente è così che molti di voi sono diventati donatori. Poi negli anni 2000-2010 i progetti università e licei hanno di media portato un’implementazione media annua di 3-400 nuovi donatori preziosi anche per la loro fascia d’età perché avrebbero assicurato decine di anni di donazioni…. Il “bilancio entrate/uscite” talvolta restava in negativo, ma di un centinaio. Oggi è di 1000! Ciò perché, causa il Covid, ancora, il primario non ci consente più l’ingresso in sala ristoro, neanche oggi che non si prevede più alcuna restrizione…..Ovviamente né le raccolte sul territorio né quelle nella sede sociale consentono acquisto di nuovi donatori perché la popolazione che vi afferisce è già nostra donatrice e al massimo potranno candidarsi uno o due nuovi donatori a raccolta (e talvolta neanche quelli): in totale nel 2022 meno di 100. Insomma 100 entrano, più di 1000 escono…..

     E’ possibile allora forse una sola soluzione per il domani della V.O.S.S.: tornare alle origini col rilancio dell’informazione, della sensibilizzazione e della promozione per passare poi al reclutamento di  nuovi donatori; e ciò a tutti i livelli: scolastico, parrocchiale, sportivo, aziendale, del  volontariato ecc. Insomma così come siamo nati. Mai quindi più tempestivo ed opportuno appare il rinnovo del Consiglio Direttivo che fra poco realizzeremo con energie nuove e nuove iniziative che possano aprire nuovi orizzonti. Non c’è però da illudersi, non è impresa facile, e molto più impegnativa di quella intrapresa quando siamo nati. Due recenti esperienze lo hanno dimostrato in modo eclatante: incontrando i giovani del servizio civile ARCI ho paragonato l’interesse che questi ragazzi hanno dimostrato (e si trattava di volontari….) con quello con cui venivo accolto 20 anni fa da liceali ed universitari. E ancora, ho selezionato una decina di mail di associazioni culturali, universitarie, artistiche, sportive e del tempo libero per chiedere chi avesse interesse ad un incontro informativo e di sensibilizzazione sulla donazione: non ci crederete, ho avuto una sola risposta, e interlocutoria….Seppur deluso, non mi arrendo. Ho ancora più di una trentina di reperibilità telefoniche di altre realtà associative di quel tipo. Affiancato da forze nuove, proverò, a “ricominciare daccapo”. A 82 anni? direte voi. Beh, che c’è. Basta non pensarci!.....

 

     Mi rivolgo intanto però a tutti voi. Avrete capito che il momento è delicato, siamo ad una svolta: o ci rilanciamo o…..no. E allora se, come è evidente, credete in noi e nell’idea, ponete mente a che livello del Vs. entourage, familiare, amicale, lavorativo, associativo, del tempo libero potreste trovare “terreno da coltivare” e ne parliamo alla fine del Ns. incontro di stasera o nei prossimi giorni lasciandomi la Vs. reperibilità.

     Mentre col revisore dott. Amabile siamo a disposizione per eventuali Vs. controlli sui bilanci 2022, mi sembra giusto confermarvi, nel rispetto della legge 117 del 2017, l’avvenuto aggiornamento del ns. statuto e il confluire della VOSS dall’Albo del Volontariato Regionale al RUNTS (il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).     Sono adempimenti dovuti, certo, ma che non cambiano la Ns. realtà ed ancor meno il riconoscimento che la società in generale ed i responsabili delle strutture trasfusionali in particolare -almeno dalle ns. parti- dovrebbero dimostrare nei fatti a persone come voi, con la dedizione che dimostrate verso chi soffre, e ad associazioni come la nostra che ha reso, a suo tempo, l’Ospedale autosufficiente, come mai avvenuto prima.

A voi la parola per osservazioni, consigli e magari critiche, se necessarie.

     Consentitemi, infine, un appello che trova in persone come voi gli interlocutori ideali dal momento che fanno della solidarietà un modulo, anzi una motivazione, di vita: in un mondo come quello di oggi in cui dominano distanza e disinteresse tra gli uomini, fino all’aggressività, portate il messaggio che anima la vostra esistenza: dell’apertura, della disponibilità, della generosità, dell’amore insomma. Se ne sente un gran bisogno……

 

     Il momento fondamentale del ns. incontro di oggi è il rinnovo del Consiglio Direttivo, mai così necessario dal momento che, dopo i problemi professionali del vicepresidente e il decesso dello amministratore Marandino, a seguito del Covid la sig.ra Maria che ben conoscete perché vi chiamava telefonicamente, per motivi prudenziali non lascia più casa (sulla collina di Giovi) e ha anche problemi di vista e quindi di appelli telefonici. Così, il Ns. vecchio Consiglio si è di fatto quasi dimezzato: oggi lo ricostruiamo!

 

     Passando dunque alle votazioni per il rinnovo degli Organi Associativi, vi ricordo che, alla luce dello Statuto, la votazione è palese, è riservata ai donatori effettivi (cioè coloro che, avendo donato almeno 2 volte nel triennio, donano almeno ogni 2 anni; gli emeriti -cioè con almeno 30 donazioni-; coloro che per motivi di salute, alla luce della legge trasfusionale, sono sospesi dalle donazioni e coloro che cessano le donazioni per motivi di età o di salute), e non prevede deleghe. E’ per questo che controlliamo i Vs. trascorsi e intestiamo la scheda di donazione. A parità di voti, si procederà alla nomina per numero di donazioni, poi per anzianità donazionale e infine anagrafica. Le preferenze che si possono esprimere sono fino a 5 per il Conssiglio Direttivo, 3 per i Revisori dei Conti e 3 per i Probiviri.    Buon lavoro.

Salerno, 15/04/2023                                                       Il Presidente uscente

                                                                                               (dr. A. Guerrazzi)